Esprimersi attraverso l'arte è un esercizio di cura del sè

ArteXiCre: il TuXTutti si declina nel linguaggio artistico

Quindici anni di attività, ventidue esperienze d’arte, quattro fasce d’età coinvolte e infiniti potenziali luoghi da raggiungere: questa è l’iniziativa ArteXiCre in numeri. Tagliando il traguardo del quindicesimo anno di attività, l’iniziativa diocesana si conferma un modo efficace di scoprire l’arte sotto nuovi punti di vista e di arricchire i Cre di ulteriore bellezza.

 

Quest’anno ArteXiCre ha trovato casa in un palazzo storico di Bergamo in cui ha vissuto la poetessa Paolina Secco Suardo. “Abbiamo ribattezzato questo luogo con il nome di ‘Palazzo delle Arti’ -racconta Giovanni Berera, responsabile dell’iniziativa-. Qui si respira il profumo dell’arte a partire dalla storia che hanno queste mura. Inoltre, gli artisti hanno donato nuova vita al palazzo installando le loro opere e permettendo a bambini e ragazzi di immergersi nell’arte”. Come accade con l’opera di Giulio Zanet nell’installazione situata nel tempietto di Santa Croce in cui bambini, ragazzi e animatori disegnano avvolti dall’opera d’arte.

 

L’immersione nell’arte, però, non è necessariamente legata a qualcosa di impattante. Può essere anche un passaggio più intimo e personale in cui ciascuno si prende cura di sé. L’invito delle opere di  Viveka Assembergs e Camilla Marinoni è proprio questo: prendersi cura di sé anche nelle forme più personale e fragili. Entrambe le installazioni, infatti, presentano la cultura come una forma di cura. Attraverso le sue sculture composte di ferro, garze e gesso, Viveka Assembergs racconta tutta l’umanità della persona fatta di corpo e anima. Mentre Camilla Marinoni, con un’opera intitolata “Se potessi tornare indietro, non vorrei neanche rinascere”, dà voce alle vittime del Covid attraverso i racconti dei parenti. “L’arte è espressione del proprio essere, delle proprie esigenze e delle proprie reazioni rispetto al vissuto -evidenzia Giovanni Berera-. Proprio per questo è una forma di cura di sé. Esprimersi aiuta a rileggere e porci di fronte ai nuovi input offerti dall’arte alimenta il desiderio di cura che è in noi”.

 

ArteXiCre declina il “TuXTutti” in diverse forme provando a rispondere anche ai grandi temi dall’attualità. L’artista Cesare Benaglia, con le sue opere composte esclusivamente da elementi naturali, mette al centro la cura e la salvaguardia del Creato. Nella stessa scia si inserisce Dario Tironi con “Turning-Plastic”: l’opera invita i partecipanti riassemblare secondo nuove logiche e a guardare con occhi nuovi la pratica del riciclo. Un altro progetto nato in risposta alla ricorrenza di quest’anno è il featuring con Le Vie del Sacro. Grazie a questa collaborazione, ArteXiCre accompagna i bambini e i ragazzi del Cre alla scoperta dei luoghi più significativi della città. Il patrimonio artistico-culturale bergamasco è raccontato a misura di Cre per far sentire ciascuno parte e custode dell’arte. “Ci si prende cura di ciò che vedi solamente quando lo senti proprio. Allenare la famigliarità con l’arte porta a dei benefici che hanno dei riscontri anche a livello personale. Se scegliamo di allenare i più giovani all’arte, scegliamo di allenarli alla cura del sé con la possibilità di esprimere ciò che si portano dentro e rileggerlo”. Una cura di sé che nasce calata in una realtà e chiamata a rileggerla per permettere a ciascuno di crescere.

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