L'ecologia genera interesse nei giovanissimi e non solo

Giocare insieme per sperimentare la cura del creato: una giornata alla Dispensa Educativa

 Quattro laboratori, diversi oratori incontrati, tanti bambini e preadolescenti coinvolti con entusiasmo: nonostante il progetto “Dispensa educativa” sia solo al primo anno tra le esperienze proposte agli oratori a livello diocesano, ha già riscosso parecchia curiosità che si è subito tradotta nel grande interesse che le giovani generazioni hanno nei confronti della cura dell’ambiente. Per tutto il mese di luglio, infatti, l’iniziativa continuerà a coinvolgere tante realtà differenti con l’obiettivo di far crescere ancora di più la consapevolezza di come siamo chiamati ad essere veri e propri custodi del creato.

 

La Dispensa Educativa è un progetto nato dalla Dispensa Sociale ed è riuscita a coinvolgere gli oratori in modi differenti: c’è chi ha scelto un percorso continuativo con un’attività alla settimana, chi ha proposto i laboratori in una singola giornata. Tutte le realtà, però, erano accomunate dall’interesse rispetto all’argomento e dalla reattività mostrata nei quattro laboratori: estrazione di pigmenti, costruzione di un erbario stampato, i cinque sensi all’opera e ritratto di un ortaggio. “Anche le attività più riflessive sono state molto richieste” sottolinea Francesca Ferrandi, referente servizi educativi della Dispensa Sociale. “Sia i bambini che i preadolescenti hanno il desiderio di comprendere a fondo cosa significhi prendersi cura dell’ambiente. È un tema di cui sentono parlare spesso, ma di fronte al quale si sentono impotenti. All’interno di ogni laboratorio partiamo sempre dal loro vissuto in modo che possano avere dei riferimenti con la realtà, ridimensionare il tutto e avere una risposta positiva e propositiva rispetto all’eco-ansia. L’obiettivo è non lasciarli paralizzare dalla paura, ma dare loro degli strumenti per attivare tutta una serie di piccoli gesti che raccontino tutta la loro attenzione nei confronti dell’ambiente”.

 

Dopo aver compreso in che cosa consista il progetto “Dispensa Educativa”, bambini e preadolescenti vengono assegnati ai diversi laboratori. In base all’attività assegnata riflettono su aspetti differenti legati all’ecologia e all’ambientalismo. Si va dal ridare vita a degli scarti vegetali con la creazione di pigmenti o la costruzione di un erbario all’accrescere la consapevolezza di un’alimentazione consapevole fino alla riflessione sull’estetica dei cibi proposti sulla tavola. “Ogni bambino e ogni preadolescente - spiega Francesca - porta con sé il suo bagaglio. Arrivano da esperienze diverse che condizionano il loro sguardo. Ad esempio, chi è abituato ad aiutare il nonno con l’orto ha una prospettiva diversa sull’estetica della verdura rispetto a chi non ha avuto questa possibilità. Oppure c’è chi, cresciuto con un’altra cultura, tratta in modo diverso anche il cibo. È da questi confronti che nascono le riflessioni più belle in cui i ragazzi si mettono in prima fila e hanno il coraggio di dirsi che l’estetica non è tutto e di come questa osservazione possa trovare un parallelismo con gli esseri umani”. In una società in cui tutto dev’essere perfetto e preciso, il progetto Dispensa Educativa porta i più piccoli della comunità a elaborare un concetto diverso e innovativo. A loro può essere affidato un futuro nuovo, più inclusivo e attento alle urgenze odierne. Al Cre si può fare un piccolo passo che, se seguito da tanti altri, può diventare un cammino di consapevolezza che coinvolge tutta la comunità per 365 giorni l’anno. Un modo per rispondere “Presente” alle sfide del mondo: non si subisce la paura, ci si mette al lavoro per cambiare le cose partendo dalla quotidianità.

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