La Chiesa riparte dal confronto con i giovani

La fase diocesana entra nel vivo con la tappa territoriale all'oratorio di Albino

“Il cammino è un’esperienza coinvolgente da vivere quotidianamente”. Il processo di “Giovani e Vescovi” riparte da qui, dalle parole del Vescovo Francesco dette nell’oratorio di Albino. Lunedì scorso una quarantina di giovani della CET 3, la comunità ecclesiale afferente alla media e bassa Val Seriana, si sono incontrati all’oratorio di Albino per rilanciare la fase diocesana del percorso ed entrare nel vivo del cammino sinodale anche con le giovani generazioni. Ai tavoli si sono seduti il Vescovo Francesco, quattro sacerdoti della Val Seriana, cinque adulti del territorio nelle vesti di facilitatori e i giovani, confrontandosi sui medesimi temi con cui è iniziato il processo al Duomo di Milano. 

Il 6 novembre del 2021, duecento giovani delle diocesi lombarde si sono confrontati con i quattordici vescovi delle medesime diocesi attorno a delle tematiche che potessero essere terreno comune di incontro, ma anche significative per la vita di ciascuno perché intrinseche all’essere umano. L’obiettivo, infatti, è sempre stato quello di far emergere il protagonismo giovanile come risposta all’esortazione post-sinodale Christus Vivit. Dopo un anno di lavori a livello regionale, il secondo incontro svoltosi a Sotto Il Monte lo scorso 10 dicembre ha dato il via alla fase diocesana. Ora la scommessa è vedere come questi cinque temi interpellino contemporaneamente la vita dei giovani di ciascun territorio lombardo, ma anche la vita della Chiesa per convergere in un incontro fecondo. 

La tappa all’oratorio di Albino è stata un banco di prova importante per valutarne la fattibilità anche nelle realtà più piccole. La serata ha seguito le stesse dinamiche del confronto avvenuto al Duomo di Milano. I giovani, il Vescovo e i sacerdoti si sono seduti attorno a tavoli diversi per confrontarsi sui cinque sentieri: vocazione e lavoro, riti, affetti, ecologia e intercultura. E all’interno di ciascun confronto sono emersi dubbi, domande, emozioni, provocazioni, idee generative e sogni utili per camminare insieme e gettare le fondamenta per la Chiesa di domani. Una Chiesa che parte dai giovani perché - come sottolineato a più riprese da Papa Francesco e dal vescovo Francesco - “i giovani sono l’adesso di Dio” e Dio continua a chiamare le persone di oggi. Per questo è necessario allenare l’ascolto, “uscire” e andare incontro alla vita. 

L’azione da compiere, dunque, è quella di mettersi in cammino. “Il cammino è coinvolgente - ha detto il Vescovo Francesco rivolgendosi ai giovani presenti -. È un’esperienza di vita che prende tutto: corpo, anima, sentimenti, volontà e relazioni. È inevitabilmente un gesto di condivisione. Spesso viene evocato come un’esperienza significativa, ma non basta pensarci: occorre farlo ogni giorno ed è un’abitudine impegnativa. Anche Gesù camminava, Dio è un camminatore e ci ha dato l’esempio. Ora tocca noi metterci in cammino per avviare nuove conversazioni, autentiche come quelle di stasera perché ricche di sogni, esperienze e considerazioni che solo i passi compiuti possono evocare. E il cammino genera gioia perché si condivide un’esperienza e la gioia che si prova è più grande di qualsiasi risultato, è un regalo prezioso nato da un desiderio di incontro esaudito. Mi auguro che il Vangelo ci apra sempre di più il cuore, ci spinga sempre di più verso un’esperienza come quella dei discepoli di Emmaus”. 

Dopo la tappa all’oratorio di Albino, il processo di “Giovani e Vescovi” proseguirà a livello diocesano grazie all’impegno di tanti giovani e sacerdoti che si metteranno in gioco. “Continuate così: incontrandovi nuovamente per affrontare le tematiche che questa sera il vostro piccolo gruppo non ha toccato. Continuate così: coinvolgendo altri coetanei in questo percorso che dai Vescovi passa nelle mani dei vostri sacerdoti e di voi. ‘Giovani e vescovi’ è come se ora diventasse ‘giovani e preti’” ha detto don Emanuele Poletti, direttore dell’Ufficio Pastorale Età Evolutiva alla fine dell’incontro. Il desiderio è che, grazie al confronto, la prospettiva di cultura diversa e di libertà dei giovani possa dare alla Chiesa un’indicazione di creatività significativa. L’unica condizione richiesta: l’assunzione di responsabilità della testimonianza del Vangelo di Gesù! I risultati di ciascun gruppo saranno elaborati a livello diocesano, raccordati da ODL e poi consegnati alla Conferenza Episcopale Lombarda in vista di un confronto continuo. 
Nella area “Giovani” del sito www.oratoribg.it è possibile scaricare tutto il materiale necessario per avviare i tavoli di confronto con i giovani tra cui anche una traccia di metodo e una dedicata alla preghiera. L’Ufficio Pastorale per l’Età Evolutiva rimane a disposizione per eventuali dubbi o necessità attraverso la mail formazioneupee@curia.bergamo.it e invita a condividere allo stesso indirizzo materiali, pensieri e iniziative emersi dal confronto. 
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