Il servizio del cristianesimo è aiutare nella scelta

Seminary Cre: una giornata per conoscere da vicino il Seminario Minore

Tra le iniziative diocesane proposte nell’arco dell’estate agli oratori, quest’anno è presente una novità importante. Il Seminario Vescovile ha scelto di aprire le porte con l’esperienza del Seminary Cre, una giornata alla scoperta non solo della struttura, ma soprattutto di se stessi, degli altri e della realtà circostante. A guidare gli oratori c’è una figura speciale: Davide che, nella Bibbia, sconfigge il temuto Golia con una fionda e qualche sassolino, gli stessi che i ragazzi dovranno cercare per portare a compimento tutte le prove. Il Seminary Cre, però, vuole essere di più di una semplice gita fuori porta: è il desiderio di aiutare i ragazzi nel proprio discernimento che prende forma a partire dai piccoli, ma anche grandi spunti.

 

“L’idea del Seminary Cre nasce dal bisogno del Seminario di far conoscere la realtà del Seminario Minore -racconta don Mattia Magoni, responsabile dell’iniziativa -. Intercettando i ragazzi dei Cre, facciamo conoscere la proposta formativa ed educativa attraverso una giornata di giochi e attività. L’obiettivo è far comprendere il vero senso della proposta: il Seminario Minore è un luogo in cui è possibile crescere nella competenza vocazionale. Ciò non significa formare dei piccoli sacerdoti in miniatura, ma persone capaci della conoscenza di sé e della contaminazione delle proprie passioni con quelle altrui”.

 

Al Seminary Cre la giornata inizia sempre con l’accoglienza degli oratori e un video saluto del vescovo Francesco. Dopo di ché viene introdotto il personaggio guida dell’esperienza. Il re Davide viene raccontato attraverso un dialogo tra un nonno e suo nipote. Qui la tematica dello scegliere è rappresentata da Golia come un gigante da affrontare senza averne, però, il timore. La mattinata prosegue alla ricerca dei cinque ciottoli che permisero a Davide di sconfiggere Golia: l’amicizia con Dio, il sapersi donare come giovani appassionati alla vita, il sognare in grande come grande è il cuore di Davide, l’allegria dello stare insieme agli altri e l’amicizia che aiuta il discernimento. Cinque insegnamenti rappresentati da cinque ciottoli da conquistare attraverso una serie di sfide.

 

Nel pomeriggio, invece, gli oratori hanno il compito di recuperare la fionda di Davide che rappresenta lo stile con cui il re ha sconfitto il suo gigante. “Questo non possiamo anticiparvelo perché daremmo la soluzione della caccia al tesoro” spiega don Mattia ridendo perché la soluzione deve rimanere top secret per tutti coloro che, nel prossimo mese, riempiranno quotidianamente il Seminario. L’esperienza, infatti, è andata sold out in pochissimo tempo e ogni giorno accoglie circa quattrocento tra bambini e preadolescenti provenienti da diverse parti della diocesi.

A concludere ogni giornata è il rilancio delle proposte future del Seminario. “L’invito rivolto ai ragazzi è quello di tornare ad ottobre per conoscere ancora più da vicino la realtà del Seminario Minore. La nostra idea del prendersi cura nasce dal modo in cui il cristianesimo è chiamato a prendersi cura della vita delle persone. Oggi la cura si vive attraverso l’aiuto nel saper scegliere. Il Seminario Minore nasce per allenare i più giovani a scegliere: è un luogo in cui, attraverso un’ispirazione cristiana molto marcata, si dà una mano ai propri ragazzi a scoprire come la vita abbia un senso, una direzione, un fine. Non è una serie di episodi slegati tra loro, ma un percorso continuo che ci porta a un futuro di pienezza. È un tentativo di donare loro una bussola che possa rendere la vita costruita dalle proprie scelte: questo è ciò che si chiama vocazione”.

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