Dove ogni gesto creativo è un atto educativo

Ad ArtexiCre si sperimentano diversi linguaggi per allenare la sensibilità dei più giovani

Una tradizione che si rinnova, l’ordinario e lo straordinario che si incontrano e il tema del Cre che prende forma attraverso l’arte: da oltre quindici anni la Fondazione Adriano Bernareggi scende in campo con ArteXiCre, una proposta dallo “stile inconfondibile” che, attraverso i suoi laboratori, trova sempre nuove strade per esplorare il tema del Cre sotto diverse prospettive. 
Anche quest’anno, con il tema del Giubileo, ArteXiCre ha colto questa sfida elaborando proposte differenti in grado di parlare ai bambini con la versione Junior e ai preadolescenti con la versione Senior. “I laboratori di ArtexiCre sono pensati come veri cantieri educativi, dove l’arte diventa strumento per sviluppare immaginazione, autonomia e relazione –spiega Laura De Vecchi, responsabile dei Dipartimenti Educativi della Fondazion-. Quest’anno lavoreremo con materiali inconsueti come olio, cera e alluminio per trasformare l’ordinario in qualcosa di poetico e imprevisto. E per la prima volta introdurremo anche il linguaggio musicale: dal canto lirico alla musica trap, perché ogni bambino e ragazzo possa trovare una forma espressiva vicina a sé. ArtexiCre è questo: un luogo in cui ogni gesto creativo è anche un atto educativo, che valorizza l’identità e apre al futuro”. 

L’obiettivo di questa iniziativa diocesana, infatti, “è quello di alimentare la sensibilità dei più giovani” come sottolinea Giovanni Berera, responsabile degli eventi e dei progetti della Fondazione Bernareggi. “ArtexiCre, si distingue per uno stile inconfondibile: laboratori che diventano veri e propri spazi di immaginazione, capaci di accendere i sensi e dare forma a emozioni e idee. Giovanni Frangi ci inviterà a guardare il cielo, luogo per eccellenza dove abitano i desideri, Giovanni Rossi a riflettere sul senso del viaggio, anche quando diventa un’ardua arrampicata, Marta Testa ci aiuterà a riscoprire il valore della memoria condivisa e dello scambio delle narrazioni. Siamo felici di rinnovare una tradizione che dal 2009 continua a sorprendere, a generare senso e a avvicinare le nuove generazioni alle forme del contemporaneo”.

Oltre agli artisti coinvolti, la cura e il rinnovamento della proposta passa anche attraverso i luoghi che questa abita. “Una parte di ArtexiCre sarà ospitata negli spazi affascinanti della Domus Magna di via Arena –aggiunge don Davide Rota Conti, direttore del Museo Adriano Bernareggi e dell’Ufficio Cultura della diocesi di Bergamo-. Per secoli è stata sede del conservatorio della città e quest’estate, grazie a una preziosa collaborazione con Fondazione MIA, nelle grandi sale del palazzo torneranno le voci dei bambini, che avranno l’occasione di conoscere un luogo carico di storia e significato, legato profondamente alla figura di Gaetano Donizetti, che proprio qui coltivò il suo talento musicale. Grazie alla collaborazione di artisti come Giovanni Frangi, Giovanni Rossi, Marta Testa e Maurizio Bonfanti, l’edizione 2025 si arricchisce di nuove prospettive: l’arte contemporanea si fa strumento vivo e stimolante per accompagnare bambini e ragazzi nell’esplorazione del tema del CRE, offrendo suggestioni inedite e coinvolgenti”. 

Nell’arte, come nel Giubileo, c’è una straordinarietà che bussa alla porta: una porta che si è aperta con la nuova edizione di ArteXiCre che sta accogliendo e andando a trovare tantissimi oratori. 
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