Rileggere il proprio servizio ricaricando cuore e mente

Un weekend dedicato agli animatori dell'oratorio di Azzano

Ad Azzano San Paolo anche quest’anno l’oratorio si è acceso in un grande fermento per il Cre, con 340 bambini e ragazzi e 140 animatori che di loro si sono presi cura. Tra laboratori e giochi, gite e le più svariate attività, movimento ed energia sono state le parole chiave in un brulicare di voci e di sorrisi, di urla e di colori. Movimento ed energia, certamente, ma ad Azzano si è stati anche capaci di fermarsi un istante a riflettere su cosa c’è alla radice di questo gioioso stare insieme: impresa non semplice, ma essenziale per apprezzare l’esperienza a tutto tondo. Alessandra Stroppa, una delle coordinatrici, ha raccontato di come questa presa di consapevolezza è passata attraverso la scoperta di che cosa sia il Giubileo: “Abbiamo inserito questo tema come una sorta di ‘filo conduttore’ che attraversa le settimane, cercando di far capire ai bambini e ai ragazzi come l’esperienza del Cre, proprio come il Giubileo, sia un qualcosa di straordinario (per tutto l’impegno che abbiamo messo noi coordinatori, il don, che ci mettono gli animatori, ma non solo) nell’ordinario”.
 
La ricerca di questo senso ha preso vita in modo particolare tra gli animatori che hanno potuto sperimentare una sosta grazie a un ritiro di due giorni a Rimini, il 12 e il 13 luglio. Un breve stop and go che ha favorito la reciproca conoscenza tra animatori e coordinatori e tra gli animatori l’uno con l’altro, dando nuova motivazione per affrontare l’ultima settimana con ancora più carica. La proposta è nata dal desiderio di offrire un prolungato spazio di condivisione tra gli adolescenti, nell’informalità, di certo, ma con anche momenti strutturati per sperimentare un più profondo livello di intensità dello stare insieme: formazione e spiritualità hanno abbassato il volume della voce per alzare quello del cuore. E i frutti raccolti sono stati fecondi, scoprendo l’importanza di questa sosta in un più positivo stare insieme riportato in oratorio, dove la bellezza di quanto il ritiro ha regalato è stato traslato e calato dentro ogni giornata di Cre. Anche questo ci insegna il Giubileo, attraverso la sua dimensione del riposo. “Per noi il riposo –conclude Alessandra- non è solo ‘staccare’, ma ricaricare mente e cuore. È ritrovarci, respirare, pensare a cosa di buono si è fatto, in questo caso prendendosi cura degli animatori perché si possa ricominciare con idee e spunti nuovi”.
 
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