Non si è mai troppo piccoli per costruire ponti di pace

Al Cre dell'oratorio di Monterosso c'è un laboratorio a tema pace

Quando si pensa alla parola riconciliazione, le immagini che balzano alla mente sono molteplici: ponti che si costruiscono, mani che si tendono e cuori che si avvicinano. Ed è proprio su queste tematiche importanti e per nulla scontate che si è riflettuto all'oratorio di Monterosso.

Per i bambini e i ragazzi, la riflessione prende forma ogni settimana nel “Tempo dello Spirito”. Questo momento è ideato appositamente per loro e viene guidato dagli animatori, con l'obiettivo di esplorare in profondità temi che sono il vero fondamento della vita cristiana.

Questi incontri, pensati e guidati da don Cristiano Re, iniziano tutti insieme con la lettura della storia “Muri”. Successivamente, i bambini vengono divisi nei vari gruppi, e ognuno di questi, in base all'età, svolge un'attività diversa: giocosa, laboratoriale o più riflessiva, pensata per permettere a ciascuno di vivere al meglio questo momento di crescita personale e spirituale. Ad esempio, per i più piccoli è stato organizzato un laboratorio artistico intitolato “Laboratorio sulla Pace”, in cui è stato creato un grande cartellone con messaggi e simboli di pace.

I ragazzi di terza media, invece, hanno affrontato il tema del “muro” in modo più introspettivo, cercando di comprendere i propri muri interiori e di dar loro forma e nome. Hanno cercato di ricostruire dei “mattoni” di carta che hanno poi riempito di scritte, riflettendo su come i muri che si costruiscono all'esterno derivino da qualcosa che si ha dentro di sé.

Questo momento di riflessione ha trovato il suo culmine in una veglia serale. Dopo un'intera giornata di Cre ci si è ritrovati in oratorio per un tempo dedicato alla preghiera e alla condivisione dei propri pensieri, concludendo la serata dormendo tutti insieme. In generale, il messaggio che i coordinatori dell'oratorio di Monterosso desiderano lasciare è l'importanza di spendersi per gli altri: ciò che si è ricevuto, un giorno lo si potrà donare. 

Francesca Nozza, coordinatrice del Cre, ha sottolineato l'idea che il mondo tende a costruire muri, e anche in un contesto come l'oratorio non è facile evitare divisioni o un linguaggio che ferisce. Non si possono eliminare del tutto queste dinamiche, ma si può trasmettere l'idea che non devono essere accettati. “Siamo quelli che cercano di andare controcorrente -afferma Francesca- provando a costruire un ponte in cui ognuno mette il suo mattone”.
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