Poco più di un anno fa è nata l’équipe di comunica-zione della Pastorale Giovanile della Diocesi di Bergamo, un gruppo formato da giovani dai 19 ai 25 anni (qualcuno è più cresciuto, ma supera i 27 anni) che, in modi diversi, già collaboravano con l’Upee o sono stati scelti dai loro oratori per il talento e la sensibilità comunicativa.
Ma cos’è, concretamente, questa équipe? È una squadra di giovani provenienti da va-rie zone della Diocesi di Bergamo, accomunati dal desiderio di raccontare ciò che acca-de nella vita della Pastorale Giovanile e negli oratori bergamaschi attraverso i social. Non si tratta di professionisti del settore o di grafici all’ultimo grido: ognuno porta le proprie competenze e le proprie passioni chi scrive, chi fotografa, chi monta video – ma soprattutto uno sguardo capace di cogliere e condividere il senso profondo delle esperienze vissute nei cammini educativi e spirituali dei giovani e degli oratori. A guidare il gruppo nel suo mandato c’è Chiara Savio, responsabile della comunicazione per l’Ufficio Pastorale Età Evolutiva.
Far parte di questa realtà significa mettersi in gioco, con autenticità e creatività, per offrire una narrazione vera e bel-la della Chiesa “giovane”. Significa anche assumersi una responsabilità: non si tratta solo di “fare post” o di curarne l’estetica, ma di comunicare con coerenza uno stile cristiano, capace di abitare il digitale senza perdere profondità.
Ora leggendo questo pugno di righe, qualcuno potrebbe chiedersi: perché essere presenti sui social come cristiani? Quali sono le motivazioni che spingono a giocarsi nel digitale con tanta attenzione, passione e impegno? La risposta semplice, ma non scontata, di primo impatto è: perché desideriamo stare là dove vivono i giovani, là dove gli oratori raccontano e condividono il loro vissuto. Ed è propria là che, come Chiesa, siamo chiamati ad esserci. Questo perché il digitale non è solo un canale, ma sempre più un luogo di incontro, relazione e testimonianza. L’équipe vuole essere voce e volto di una Pastorale Giovanile viva, che si interroga, che cammina, che prega e si racconta.
Dietro ogni storia condivisa c’è un impegno silenzioso e appassionato, fatto di ascolto, domande, confronto e cura. È in questo cammino che ogni membro dell’équipe scopre che comunicare non è solo tra-smettere informazioni, ma generare comunione.
In fondo, l’obiettivo è semplice e grande insieme: raccontare la bellezza della fede vissuta, con il linguaggio di oggi, per incontrare il cuore dei giovani là dove sono. Anche online.