Attendere insieme Santa Lucia

Una veglia di preghiera pensata per attendere insieme in oratorio

Nel cammino verso il Natale, c’è una tappa tanto attesa dai bambini, ma anche dai bergamaschi più cresciuti: nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, Santa Lucia, in groppa al suo asinello, distribuirà doni in ogni casa rendendo il risveglio del prossimo sabato mattina qualcosa di unico e speciale. Un giorno speciale che richiede una cura altrettanto speciale per non lasciare che il ricordo di Santa Lucia sia effimero e vada ad esaurirsi nel giro di una manciata di ore. 

Ad accompagnare i più piccoli a vivere questo giorno speciale non sono solo i genitori, i nonni e tutta la famiglia con cui si scrive e si consegna fiduciosi la letterina a Santa Lucia. Questo cammino è affiancato anche dalla Diocesi di Bergamo che, dopo aver animato la consegna delle letterine alla chiesa della Madonna dello Spasimo con attivazioni, preghiera e la presenza degli aiutanti di Santa Lucia, propone di raccogliersi in preghiera in attesa della Santa. Ciascuna parrocchia ha la sua tradizione e le sue usanze circa l’arrivo di Santa Lucia e la Diocesi si pone al servizio mettendo a disposizione sul sito diocesano una traccia di preghiera per aiutare i bambini a scendere in profondità e a conoscere meglio una figura a loro tanto cara. L’obiettivo della preghiera è quello di sottolineare che l’attesa di Santa Lucia con i suoi doni dice e anticipa l’attesa di Gesù, il dono per eccellenza.

Pensata dall’Ufficio Catechistico in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano, l’Ufficio Primo Annuncio e l’Ufficio Pastorale per l’Età Evolutiva, la traccia di preghiera è stata strutturata in modo da accompagnare la veglia in attesa di Santa Lucia. 

La proposta, divisa in due momenti, è pensata per mettere al centro il vero dono di Santa Lucia: Gesù. Anche la Santa è cercatrice di Gioia e testimone della Luce come emerge nel racconto della prima parte. “Essere luce o, meglio, il riflesso della Luce è stato il motore di tutta la mia esistenza” descrive la Santa in un racconto in prima persona pensato per aiutare i bambini a rileggere il significato del proprio nome, attraverso il significato del suo. La veglia, infatti, prevede un primo momento in cui si riflette sulla figura di Santa Lucia a partire dalla sua vita e dalla sua missione. Prendendo come spunto il suo nome, anche i bambini sono invitati a riflettere sul significato del proprio e sul sentirsi “chiamati per nome”. 

Il secondo momento, invece, mette al centro il tema del dono: il dono di Santa Lucia, il dono di Gesù e il dono che ciascuno può essere. “La mia festa esiste – si legge ancora nel racconto- perché grazie alla fede che i miei genitori mi hanno trasmesso, ho imparato a farmi dono, proprio come Gesù che si è fatto dono per tutti”. “Sono capace di riconoscere e dire grazie per gli infiniti doni che ogni giorno ricevo?”, “Per che cosa ringrazio?” e “Sono capace di farmi dono?” sono solo alcune delle domande che accompagneranno a riflettere per poi prendersi l’impegno di vivere un piccolo momento di preghiera in famiglia. 

A fare da cassa di risonanza ai diversi momenti di veglia saranno le pagine social degli oratori che troveranno spazio sulla pagina Instagram di OratoriBG. Basterà scattare una foto e pubblicare una storia sul profilo dell’oratorio taggando OratoriBG per condividere tutte le emozioni di un’attesa speciale quanto il dono che porta con sé.  
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