Ci sono voci che si incontrano e diventano preghiera. È questo lo spirito che anima il Coro PGBG, ovvero il coro della Pastorale Giovanile di Bergamo: una realtà viva, composta da giovani provenienti da diverse zone della Bergamasca, uniti dal desiderio di mettere la propria passione e abilità nella musica al servizio della fede e dei vari eventi diocesani con e per i giovani. Dietro ogni prova e ogni incontro c’è la volontà di fare della musica non solo un linguaggio artistico, ma un modo autentico di pregare facendo diventare il canto preghiera.
L’organico è ricco e variegato: accanto ai coristi, trovano spazio anche musicisti che accompagnano con chitarre, flauti, violino, basso e pianoforte. Insieme danno vita a un’armonia che si espande e riempie lo spazio delle celebrazioni, degli incontri e dei momenti diocesani, rendendo la preghiera un’esperienza viva, partecipata e condivisa.
“Cantare insieme crea un’unica esperienza spirituale e comunitaria – spiega Benedetta Daminelli, la direttrice del coro –. La voce, insieme agli strumenti, diventa mezzo di espressione e condivisione di ciò che è più profondo e personale. La musica, da sempre parte essenziale della preghiera, ci aiuta a dire con il cuore ciò che le parole, da sole, non basterebbero a esprimere.”
Nell’esperienza del coro, il canto non è mai solo performance, ma servizio e dono. Partecipare significa voler animare la preghiera, offrendo il proprio tempo, la propria voce, la propria esperienza e presenza per aiutare anche gli altri a pregare. È un modo concreto per mettere il talento al servizio della fede, lasciando che la musica diventi ponte tra le persone e segno tangibile di comunione.
C’è chi arriva dopo una giornata di studio o di lavoro, chi trova nel canto un momento di respiro, chi semplicemente desidera “esserci”. Insieme si costruisce un percorso fatto di ascolto reciproco, armonia e collaborazione, dove anche le differenze diventano ricchezza. In questo intreccio di voci, strumenti ed emozioni, il gruppo si allarga, abbracciando anche chi ascolta, si lascia coinvolgere e poi canta con loro. Quando il canto nasce da un’esperienza di fede condivisa, ha la forza di raggiungere anche chi non canta, di far sentire ciascuno parte di un’unica comunità che prega e celebra insieme. E questo gruppo, inoltre, è costantemente aperto: il Coro della PGBG è sempre in cerca di nuovi musicisti e coristi da coinvolgere per condividere la stessa passione e la stessa cura nella preghiera.
Così, da un coro della PGBG, nasce una Chiesa che canta, una Chiesa giovane, viva e in cammino, che attraverso la musica ritrova il senso profondo dello stare insieme e del pregare come popolo. Ogni voce, ogni accordo, ogni respiro diventa un segno di speranza che si diffonde, ricordando a tutti che la bellezza della fede si può anche ascoltare nelle note, nei silenzi e nei cuori che battono all’unisono.