Al Cre si condivide tutto

Il gioco di squadra degli animatori di Berbenno

Il Cre muove tutti gli oratori e moltissime realtà della bergamasca coinvolgendoli in un mese ricco di opportunità e occasioni per stare insieme, crescere e condividere la propria quotidianità in un clima di festa. Questa grande macchina coinvolge tantissimi bambini, ragazzi e adolescenti senza i quali tutto ciò non sarebbe possibile. Alla base di tutto il Cre c’è un ingrediente fondamentale: il gioco di squadra.

 

Agli oratori di Berbenno e Ponte Giurino, gli adolescenti hanno affrontato anche questo tema nel loro percorso di formazione. Una tappa importante e non trascurabile perché, come ogni grande squadra, anche il gruppo animatori ha ruoli, compiti e schemi da mettere in pratica. È fondamentale che ogni svolga la propria parte perché tutto vada per il meglio. “Per me il gioco di squadra è contare gli uni sugli altri – dice un’animatrice dell’oratorio di Ponte Giurino – Significa non formare tanti gruppetti, ma stare tutti insieme dai più grandi ai più piccoli. Se qualcuno si trova in difficoltà c’è sempre un altro compagno pronto ad aiutarti. Non si è mai soli. Non c’è mai uno che perde e uno che vince, ma siamo tutti una squadra e il risultato è condiviso tra noi, bello o brutto che sia”.

 

Il gioco di squadra non si ferma al gruppo animatori, ma coinvolge bambini, ragazzi, coordinatori, volontari e don. Tutti fanno parte della grande macchina del Cre e tutti devono svolgere il loro ruolo. “La squadra del Cre è composta dai bambini, ma anche dagli animatori che giocano un ruolo importante – spiega un’animatrice dell’oratorio di Berbenno -. Noi abbiamo un compito nella crescita del bambino. Un animatore deve saper ascoltare e capire il bambino perché, quando c’è un problema, prima bisogna comprendere di che si tratta e poi agire per risolverlo. Solo così si può crescere insieme facendo gioco di squadra”.

 

Le dinamiche del Cre si osservano e si sperimentano sin da quando si è bambini. “Ho sempre frequentato il Cre e mi piace molto il gioco di squadra dalla semplicità di una gara all’aiuto reciproco” ha raccontato un animatore dell’oratorio di Berbenno ricordando i Cre passati. “Mi aspetto un gran gioco di squadra tra animatori e bambini mossi da un unico obiettivo”.

Anche se la ricetta del perfetto gioco di squadra non è ancora stata inventata, gli animatori non si scoraggiano. Come veri allenatori si cimentano per scoprire quale sia lo schema più adatto e lasciano dei consigli per allenarsi al meglio. “I tre step fondamentali per un buon gioco di squadra sono la collaborazione perché tutti, grandi e piccoli, devono essere uniti. L’unione fa la forza. L’organizzazione perché è importante per saper gestire il tutto. La voglia di mettersi in gioco, invece, è l’ultimo step. Il Cre non è una gara, ma un’occasione per ritrovarsi, divertirsi e vivere l’estate insieme”.


Ognuno nel suo ruolo, pronto a fare il suo compito. L’allenamento sta per finire e tra poco sarà tempo di scendere in campo come una vera squadra pronta a collaborare e a condividere tutto ciò che il Cre regalerà.

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