#lontanimavicini

L'oratorio di Borgo Santa Caterina affronta la pandemia.

 

Il cammino della Quaresima di quest’anno è davvero insolito. Non ci si può trovare per una preghiera, le messe si celebrano in privato e gli oratori sono chiusi. Chiusi, ma non per questo meno attivi. Negli ultimi giorni sono tantissimi i sacerdoti e i volontari che si sono messi in moto per far vivere al meglio la Quaresima ai propri ragazzi e alla propria comunità. Podcast, dirette Facebook e YouTube, preghiere fatte arrivare nelle case di tutti tramite lo strumento dei social network. Tra le tante iniziative c’è anche quella dell’oratorio di Borgo Santa Caterina che, con l’equipe educativa, ha pensato di accompagnare la comunità con delle riflessioni quotidiane.

“L’iniziativa è nata nello scambio di opinioni tra i membri dell’equipe educativa e don Luca – racconta Ilaria Cattaneo, un membro dell’equipe educativa -. Ci siamo posti diverse domande. Possiamo fare qualcosa per ricordarci ogni giorno che siamo una comunità anche se non possiamo incontrarci e continuare le nostre attività? Cosa possiamo fare per far sentire ognuno nei pensieri dell’altro? Così abbiamo pensato di organizzarci e come equipe abbiamo scelto di preparare a turno un pensiero accompagnato da questi slogan #lontanimavicini #pilloledifiducia #eeSantacate. Ogni giorno, inviamo queste riflessioni a tutti i gruppi dell’oratorio”.

Basta poco per dare a tutti la possibilità di riflettere senza dimenticare la situazione che ci circonda. L’equipe dell’oratorio di Borgo Santa Caterina stimola la preghiera tramite pensieri, immagini e riflessioni ispirati dall’attualità. “Questi sono giorni difficili in cui siamo preoccupati per i nostri cari e per tutta la città – prosegue Ilaria -. Speriamo che questi pensieri possano provare a sollecitare la riflessione rispetto a quello che sta accadendo e ad aumentare la consapevolezza che siamo tutti interconnessi. Le riflessioni le troviamo sui social, ma possono essere anche brani di libri e poesie che qualcuno di noi ha letto o pensieri nostri. Tutto quello che ci sembra bello poter condividere, lo condividiamo”.

Ad accompagnare la riflessione è anche la presa di coscienza rispetto al tempo che si sta vivendo. La quaresima è un tempo di sobrietà in cui viene chiesto a tutti di cercare l’essenziale. “Oggi ci è chiesto di togliere tutto ciò che essenziale non è. Lo stiamo facendo e questo potrà insegnarci qualcosa. Credo che se riusciamo a dare anche solo un po’ di senso alle situazioni che stiamo attraversando, forse questa fatica non sarà inutile. Le cose accadono, la storia non si sceglie, si può solo scegliere come affrontarla e che tipo di persona si vuole essere. Se questo tempo di Quaresima che, casualmente si è incrociato con un’emergenza sanitaria, diventa tempo per rintracciare un modo nuovo di essere umani e di attraversare la fatica allora questo tempo diventa prezioso. Difficile, ma prezioso”.

Questi momenti di riflessioni per l’oratorio di Borgo Santa Caterina diventano un punto di contatto con tutta la comunità. È un modo per dirsi che non si è soli, anche se si è lontani.  “Alla nostra comunità vogliamo mandare un messaggio di umanità – conclude Ilaria-. Vogliamo far sentire che in un momento in cui ci sentiamo confusi, spaesati e spaventati, i legami si possono reiventare e addirittura rafforzare. Se ognuno fa la sua parte. I nostri reciproci pensieri, i nostri gesti di cura e le nostre attenzioni non sono piccole, ma grandi cose. Sono gesti potenti capaci di rimettere nel giusto ordine ciò che vale davvero e ciò che permette ad ognuno di noi di crescere e di diventare grande”.

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