Sessant'anni di storia al servizio dei giovani

L'oratorio di Grassobbio spegnerà sessanta candeline circondato dall’affetto di tutta la comunità.

Sessant’anni di storia sono un traguardo da festeggiare: sono una meta importante attraverso cui rileggere il passato, guardare al futuro e vivere il presente con più consapevolezza. In questi giorni, l’oratorio di Grassobbio spegnerà sessanta candeline circondato dall’affetto di tutta la comunità. Nell’arco di tutta la sua storia, l’oratorio ha giocato un ruolo fondamentale nella cura delle giovani generazioni evolvendosi sempre per rispondere alle esigenze dei tempi.
I festeggiamenti sono iniziati sabato scorso, ma i preparativi hanno radici più profonde. Tutto è partito dal desiderio di conoscenza reciproca tra comunità e sacerdoti. I due anni di pandemia hanno fatto crescere e maturare la voglia di incontrarsi mettendo in risalto non solo le opere, ma anche il valore relazionale dell’oratorio. “L’ultimo periodo non è stato facile -racconta don Luca Sana, curato dell’oratorio di Grassobbio- ma la comunità è stata in grado di reagire. Ora le attività stanno riprendendo, ma anche nei momenti più difficili, abbiamo trovato il modo di non stare fermi. Sono nate delle iniziative pensate per vivere quel tempo insieme ed è lì che è arrivata l’idea della festa per il sessantesimo. Sistemando l’archivio abbiamo iniziato a ricostruire i pezzi di storia insieme”.

Le foto scattate nel 1992 durante i festeggiamenti del trentesimo sono state il punto di partenza dell’iniziativa. Un anno fa, i giovani dell’oratorio hanno creato una radio chiamata “Good Morning Grassobbio” per raccontare pezzi di storia attraverso le testimonianze di volontari e le interviste ai sacerdoti che hanno prestato servizio in oratorio lungo gli anni. Nel mentre, Liliana e Ilaria, altre due volontarie, hanno iniziato una raccolta di fotografie per costruire una mostra che potesse raccontare la storia dell’oratorio attraverso le immagini.

Da questi due input è partito un ulteriore coinvolgimento della comunità. Tanti volontari si sono messi a disposizione per rendere possibile la festa dei sessant’anni iniziata sabato con un concreto dell’associazione “Oltre le note”. “Abbiamo voluto raccontare la storia dell’oratorio di Grassobbio attraverso la musica -spiega don Luca-. Sabato tutti i presenti sono stati guidati in un percorso musicale dai primi apprendimenti fino alla composizione di una melodia. È stato un cammino di evoluzione proprio come la storia del nostro oratorio che ha sempre trovato un modo per esserci di fronte alle esigenze dei più giovani”.
I festeggiamenti sono proseguiti per tutta la settimana con la mostra fotografica sempre aperta, i momenti di preghiera legati alla figura di San Domenico Savio, patrono dell’oratorio di Grassobbio, e, infine, una fiaccolata per tutto il paese a testimoniare il forte legame con il territorio e le sue realtà. Nel weekend, invece, ci sarà un momento di animazione dedicato agli adolescenti e ai giovani, mentre domenica si concluderà con la messa di ringraziamento e l’inaugurazione dei nuovi campetti.

“La storia dell’oratorio di Grassobbio – conclude don Luca- è una storia gloriosa. Siamo sempre in continua evoluzione perché il nostro servizio sia calato nella realtà. Da questo viaggio nel tempo è emerso come l’oratorio giochi un ruolo centrale nella comunità. Negli anni è riuscito a creare una grande rete territoriale collaborando con il comune e le tante associazioni presenti. Nonostante possano esserci momenti di fatica, il potenziale c’è e rimane sempre. Questo i volontari lo sanno ed è grazie alla loro grande disponibilità che questa storia di evoluzione continuerà a progredire”. I festeggiamenti di un traguardo così importante, non possono che essere una ricarica per tutti coloro che si spendono in oratorio. Un’ulteriore molla per andare avanti sempre avendo a cuore la crescita dei più piccoli e dei più giovani.
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