Gli adolescenti affidano i sogni a una capsula del tempo

Il cammino adolescenti all'oratorio di Rovetta

Nei momenti difficili guardare avanti è forse una delle azioni più faticose che si possa fare. La nostra prospettiva è ingannata da ciò che viviamo e all’idea di immaginare un futuro ancora complicato, semplicemente, si evita il pensiero. Eppure, è un esercizio che può tornare molto utile: aiuta a guardare globalmente la situazione e a dare il giusto peso ai pensieri. Dopo una serie di incontri caratterizzati da alti e bassi per via della pandemia, nel maggio del 2021 gli adolescenti dell’oratorio di Rovetta hanno scritto una lettera ai loro stessi del futuro per reagire e guardare avanti con occhi nuovi. L’esercizio più difficile nel momento più complicato, ma, a distanza di un anno, si può già dire che la sfida abbia portato i suoi frutti.

 

Una capsula del tempo all’oratorio di Rovetta

 

Nei giorni scorsi, alla conclusione di un altro percorso, i ragazzi hanno aperto la capsula del tempo mettendo in relazione le loro parole e le loro azioni dell’ultimo anno. È così che i loro educatori hanno scelto di concludere il percorso fatto insieme. “Il cammino che si è appena concluso -racconta Michela Baronchelli, educatrice adolescenti dell’oratorio di Rovetta- è stato un percorso condiviso. C’è stato un unico filo rosso che ha guidato sia i passi dei più piccoli che quelli dei grandi. Ciascuno ha approfondito i temi in modo diverso, ma tutti hanno lavorato su di sé e sul gruppo sempre mantenendo uno sguardo verso il mondo”.

 

Dall’ascolto al cammino adolescenti

 

Il cammino adolescenti dell’oratorio di Rovetta è stato costruito su quattro pilastri portanti: le radici, la compagnia, la creatività e la speranza. Questo perché, prima di lasciare i loro pensieri nella capsula del tempo, i ragazzi hanno condiviso con tutti un passaggio importante della loro lettera. Da qui sono emersi tutti i loro desideri e i loro bisogni dopo oltre un anno di pandemia. Ascoltandoli, i loro educatori hanno creato un cammino ad hoc fatto su misura per loro.

 

“L’anno scorso avevamo concluso il percorso adolescenti con la capsula del tempo -spiega Michela- perché avevamo notato l’esigenza dei ragazzi di rileggersi dopo un momento così difficile. Una volta consegnate le lettere, abbiamo lasciato passare un anno per vedere cosa era cambiato, quali impegni eravamo riusciti a portare a termine e cosa, invece, ci ha messo di fronte alle nostre fatiche. Lungo tutto l’anno abbiamo affrontato i temi legati al sé e al gruppo perché il loro desiderio d’incontro era fortissimo. Così abbiamo scelto di approfondire il tema delle radici per aver maggior consapevolezza dei nostri punti cardinali e delle persone importanti per noi, la compagnia per dare un nuovo valore alle relazioni, la creatività perché ognuno possa esprimersi liberamente e la speranza per affidare nuovamente sogni e desideri a un’altra capsula del tempo”.

 

Adolescenti con il desiderio di crescere insieme

 

Durante il percorso, gli adolescenti dell’oratorio di Rovetta hanno potuto confrontarsi diverse volte con i loro educatori. In particolar modo, i ragazzi di quinta superiore si sono messi in gioco nelle vesti di educatori quando, in preparazione alla Pasqua, hanno organizzato dei momenti di riflessione per i più piccoli. “La tappa della creatività è stata la più interattiva di tutte. I maturandi si sono presi delle responsabilità prendendosi cura di un pezzo di cammino degli adolescenti più piccoli. È stato un passaggio importante per tutti. Grazie a tutto ciò hanno compreso a pieno che anche le loro idee posso essere messe al servizio dell’altro, come anche il loro operato”. Questa tappa è stata anche un banco di prova per chi sceglierà di mettersi in gioco come educatore a partire da settembre: un passaggio di testimone importante per continuare a crescere insieme.

L’ultimo passo dell’anno ha visto gli adolescenti di Rovetta affidare nuovamente i loro pensieri, i loro ricordi e i loro sogni a una nuova capsula del tempo. “Per aprirla, però – afferma Michela – bisognerà aspettare un po’ di più”. Sicuramente ciò che è emerso durante tutto l’anno non solo sarà stato scritto sulle lettere affidate alla capsula, ma saranno elementi preziosi per proseguire verso l’estate.

 

Dall’oratorio di Rovetta fino alla quotidianità

 

“I ragazzi ci hanno colpito con la loro costanza e il loro desiderio di esserci -conclude Michela-. Durante l’anno, sono maturati molto sia dal punto di vista personale che da quello del gruppo. Hanno donato il loro tempo, le loro idee e le loro energie all’oratorio e non possiamo che esserne felici. Ora tutto ciò si fa tesoro prezioso per tutta la comunità di Rovetta e non solo. Speriamo che siano sempre più portatori di speranza. Questo valore è come la luce: va portato in giro, va donato a chi è nella fatica e usato per avere uno sguardo sincero verso il futuro”.  

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