Outdoor: giovani in uscita per crescere

“Outdoor”: letteralmente fuori dalla porta per uscire, esplorare, non stare sulla soglia e non rimanere fermi a guardare il mondo dalla propria finestra.

“Outdoor”: letteralmente fuori dalla porta per uscire, esplorare, non stare sulla soglia e non rimanere fermi a guardare il mondo dalla propria finestra. Nella quotidianità, questo non è un esercizio scontato. Ciascuno ha a cuore le proprie abitudini e si cercano di continuo delle sicurezze seppur statiche. A scardinare un po’ gli schemi, però, ci hanno provato i giovani degli oratori delle CET 13 organizzando il primo appuntamento di “Outdoor”, per l’appunto, uscire dalla propria porta per incontrare l’altro. Domenica scorsa, l’oratorio di Verdello è stato il punto d’incontro di cinquanta giovani provenienti dagli oratori di Azzano San Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Stezzano, Verdellino, Verdello, Zanica e Zingonia.  

Il desiderio d’incontro di questi giovani è confluito in un progetto che ha generato un cammino condiviso iniziato proprio pochi giorni fa. La prima tappa è stata un’occasione per presentarsi e confrontarsi sui bisogni, le idee e le necessità. “Outdoor è una proposta che invita i giovani a ‘uscire dalla porta’ e incontrare delle realtà diverse dalla propria -spiega Lorenzo Cattaneo, un giovane dell’oratorio di Stezzano-. L’idea da cui nasce il progetto è legata alla volontà di guardarsi un po’ attorno con curiosità. Domenica abbiamo vissuto il primo incontro insieme ed è stato un inizio promettente. Una delle prime domande che ci siamo posti è se avesse senso o meno incontrarsi come giovani appartenenti alla stessa CET . Secondo noi, la risposta è sì. Proprio perché come giovani abbiamo il desiderio e il bisogno di allargare lo sguardo”.

A un primo momento di informalità, sono seguiti un’attività per rompere il ghiaccio e un confronto tra giovani di diversi oratori. L’incontro di domenica è stato solo il primo passo di un cammino che andrà a delinearsi ina base alle esigenze e ai desideri dei giovani della CET 13. “Il bello di questo progetto -sottolinea Lorenzo- è che nasce da un’idea dei giovani. È stato voluto e organizzato da un gruppo di 20-30enni che si è messo al servizio dei propri coetanei”. La prossima tappa è fissata per domenica 19 dicembre per scambiarsi gli auguri di Natale e dare un senso di continuità all’esperienza. Per il 2022, invece, l’obiettivo è quello di riuscire a condividere qualche appuntamento territoriale, tra cui anche un ritiro in occasione della Pasqua.

“Dopo il primo incontro torniamo a casa carichi: carichi di energia, di idee e voglia di costruire qualcosa di bello -conclude Lorenzo-. Queste sono occasioni davvero preziose. Qui un giovane ha la possibilità di crescere perché incontra persone di diverse realtà. Spesso corriamo il rischio di vedere e vivere ciò che accade solo attraverso la nostra prospettiva. Domenica, invece, abbiamo incrociato anche i vissuti dei nostri oratori accorgendoci che non siamo poi così diversi e che, allo stesso tempo, ciascuno può arricchire l’altro anche solo con una semplice idea. Questo è un processo in cui ci si dona energia a vicenda e ci siamo ricaricati anche dal punto di vista spirituale. Condividere la preghiera con altri coetanei ti aiuta a vivere meglio la spiritualità perché ti senti accolto e meno solo”.

In un progetto che muove i primi passi ci sono sempre speranze e obiettivi da raccontare, ma, dopo un solo appuntamento, si può dire che i giovani della CET 13 abbiano già raccolto i primi frutti. Hanno condiviso i propri vissuti, allargato lo sguardo e accettato la sfida di camminare insieme: degli ottimi punti di partenza per raggiungere nuovi traguardi e crescere nell’incontro arricchente con l’altro.
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