Giovani "scomodi", ma con voglia di muoversi

"L'oratorio è da sempre anche uno spazio in cui ogni giovane può sentirsi parte di una comunità e può confrontare i propri pensieri con quelli di tutte le altre persone, grandi o piccole che siano”.

"L'oratorio è da sempre anche uno spazio in cui ogni giovane può sentirsi parte di una comunità e può confrontare i propri pensieri con quelli di tutte le altre persone, grandi o piccole che siano”. Nonostante le fatiche, le difficoltà oggettive e alcune percezioni, l’oratorio è proprio ciò che viene descritto dagli oratori di Gandino in uno dei loro ultimi post. Non si mette in dubbio che questa possa essere considerata un’opinione un po’ di parte, ma l’obiettivo di questo post è uno: dimostrare questa tesi. È da questo desiderio che nasce la nuova redazione formata dai giovani della val Gandino.

 

Una redazione giovane negli oratori di Gandino

 

Il tutto è nato da un incontro tra un ventenne con la passione per la comunicazione e don Manuel Valentini, curato degli oratori di Gandino.

Confrontandosi sui loro vissuti d’oratorio sono emersi dei punti in comune, fatiche, momenti da ricordare e potenzialità che hanno portato a un’idea: creare uno spazio online per giovani costruito da giovani.

Il desiderio di coinvolgere i giovani -racconta don Manuel- è ciò che ci ha spinto a organizzare il primo incontro nella nuova stanza Ado. Ci siamo trovati lì perché vogliamo farlo diventare un luogo di confronto e aver il quartier generale di una piccola redazione proprio lì non può che aiutare”.

Detto, fatto. Gli oratori di Gandino hanno lanciato un messaggio sui social e, grazie anche al passaparola tra i giovani, mercoledì sera c’è stata la prima riunione di redazione. Don Manuel e altri sei giovani si sono conosciuti e confrontarti rispetto agli obiettivi e i primi passi da fare come gruppo.

 

“La prima riunione è stata un incontro di idee, intenti e talenti diversi. Ciascuno ha raccontato le proprie motivazioni e cosa l’ha portato ad esserci. Conoscendoci, sono emersi anche i punti di forza e le caratteristiche di ogni giovane. C’è anche chi ha detto ‘non sono bravo a far niente, ma voglio aiutare’. La voglia di fare c’è e siamo sicuri che c’è del grande potenziale in tutti, anche nei più modesti”.

 

“Scomodi”, ma con tanta voglia di muoversi

 

Nel primo incontro è arrivata anche l’idea per il titolo: “Scomodi – Spazio libero per giovani”. “Tutto è partito da una battuta fatta da un giovane – spiega don Manuel -. ‘Sono scomodo qui in fondo ad ascoltare, vengo lì’. Da qui è nata l’idea per il titolo di questo spazio. Nonostante i giovani ogni tanto non si ritrovino nel mondo e facciano un po’ di fatica, questo non li ferma. Si sentono scomodi, ma si muovono per cercare delle soluzioni che facciano al caso loro. Inoltre, il titolo rappresenta la loro consapevolezza di scrivere parole ‘scomode’, opinioni che magari non incontreranno sempre il consenso di tutti. Alla base rimane sempre il desiderio di lanciare questo messaggio: l’oratorio può dare tantissimo a tutti i giovani”.

 

A partire da questa prima riunione, i giovani degli oratori di Gandino hanno già delineato i prossimi passi. Si sono dati appuntamento sempre nella stanza Ado, proveranno a costruire un logo e allargheranno la proposta ad altri coetanei. Rispettando l’intento del titolo, i giovani saranno liberi di proporre e scegliere i temi in base alle loro esigenze. Non ci saranno linee guida di redazione, ma un unico obiettivo: “dimostrare alla nuova generazione che l’oratorio può essere un trampolino di lancio per esporre le proprie idee e crescere anche come persone”. Una meta dichiarata su Instagram, ma che rappresenta già una realtà dall’inizio incoraggiante.

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