Adolescenti “fuori” dall’oratorio

All’oratorio di Boltiere, don Luca e gli educatori hanno scelto di proporre un cammino fuori e dentro l’oratorio per i loro adolescenti.

L'oratorio così com’è non basta più, l’oratorio da solo non basta più. È ormai chiaro che si è chiamati ad uscire e ad incontrare il mondo per accogliere la realtà nella sua interezza, soprattutto nelle fatiche. Come si accolgono le difficoltà, si accolgono anche le sfide della quotidianità soffermandosi su alcuni temi cruciali per la crescita di ogni essere umano. All’oratorio di Boltiere, don Luca e gli educatori degli adolescenti hanno scelto di raccogliere questa sfida proponendo un cammino fuori e dentro l’oratorio. Si va in avanscoperta per vivere il tema sulla propria pelle e si ritorna alla base per rileggere quanto vissuto.

 

Un percorso differenziato per gli adolescenti di Boltiere

“Come l’anno scorso – racconta don Luca Conti, curato dell’oratorio di Boltiere – abbiamo costruito un percorso adolescenti differenziato. Gli incontri si svolgono sia dentro che fuori l’oratorio. Prima gli adolescenti vivono un’esperienza esterna per approfondire un aspetto del tema scelto per il cammino, poi in oratorio rileggiamo insieme ciò che hanno vissuto. L’obiettivo è, da un lato, dare concretezza agli argomenti che affrontiamo e, dall’altro, accompagnarli nella crescita attraverso l’informalità”.

Quest’anno il tema che guida il percorso adolescenti dell’oratorio di Boltiere è la dimensione dei desideri. Il cammino è iniziato con il naso all’insù all’osservatorio “La Torre del Sole” di Brembate Sopra. Lì gli adolescenti hanno potuto osservare il cielo più da vicino e riflettere sulla spinta che i desideri suscitano in ogni essere umano. Durante l’incontro successivo, invece, hanno approfondito la questione attraverso un affondo laboratoriale.

 

Saper accogliere anche le sfide più complesse

Un altro appuntamento al di fuori dell’oratorio è stata l’uscita a Milano dello scorso 31 ottobre. Nella vigilia di Ognissanti, gli adolescenti dell’oratorio di Boltiere sono stati coinvolti attraverso una giornata particolare facendo tappa anche al cimitero monumentale.

“Lo scopo di questa uscita – spiega don Luca- era dare l’opportunità agli adolescenti più piccoli di fare gruppo anche fuori dall’oratorio. Vivere una giornata così non può che spingerti a cooperare anche se in piccolo. Inoltre, abbiamo conosciuto meglio Milano e la tappa al cimitero è stata un’occasione per parlare del tema della morte”. In un’ora di visita, gli adolescenti hanno letto alcune riflessioni inerenti all’argomento e hanno condiviso un momento di preghiera. La loro prima reazione è da associare allo stupore nel vedere un cimitero presentarsi tra opere e nomi illustri che riposano lì. È subentrata poi la commozione quando si è scesi in profondità tra riflessioni e provocazioni.

 

In attesa della prossima rilettura, la giornata a Milano ha già portato i primi frutti. “Sicuramente – conclude don Luca- l’uscita di lunedì ha lasciato qualcosa sia agli educatori che agli adolescenti. I primi si portano a casa la soddisfazione di aver fatto vivere un’esperienza significativa ai loro ragazzi insieme allo stupore della loro risposta agli spunti e alle provocazioni. Ora c’è più consapevolezza di ciò di cui sono capaci i nostri adolescenti. I secondi, invece, portano con loro la bellezza della giornata passata insieme, ma anche il desiderio di affrontare sempre nuove sfide. In particolare, spero che la visita al cimitero sia stata una semina, un’occasione per riflettere rispetto ad argomenti di cui facciamo fatica a parlare”. Portare gli adolescenti nel mondo è sempre un’opportunità di crescita a 360 gradi. Si esce, ma l’oratorio è sempre con noi come stile, come essere, come sfide da affrontare senza paura.

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