Al Cre si vive e si cammina da fratelli

Due giornate per vivere la fraternità: ecco come i mercoledì sono diventati una tradizione speciale per gli oratori della Val Gandino

Siamo qui per…” “Divertirci!”. La risposta di Riccardo, un preadolescente dell’oratorio di Leffe, arriva forte e chiara durante un momento di pausa nella giornata di tornei degli oratori della Val Gandino. È il secondo mercoledì che gli oratori si incontrano per giocare, pregare, riflettere e vivere la fraternità insieme.

 

Quella dei giochi tra oratori nella Val Gandino è ormai diventata una tradizione ed è solo la punta dell’iceberg. Da diversi anni, infatti, i passi condivisi lungo il cammino che porta al Cre sono sempre di più. Si parte dalla formazione di coordinatori e di animatori caratterizzata da alcuni incontri in comune per poi passare ai dettagli più pratici in segreteria durante la fase organizzativa fino ad arrivare giornate come queste: giochi, tornei e sfide per gli oratori della Val Gandino.

 

I mercoledì nella Val Gandino sono giornate speciali perché caratterizzate dall’incontro, dal gioco e, quest’anno, anche dal Giubileo. La prima delle due tappe è stata vissuta nell’oratorio di Casnigo. Bambini e ragazzi hanno potuto girare il paese scoprendo il territorio grazie a sfide e stand pensati delle associazioni di Casnigo.

Nella seconda giornata, invece, gli oratori protagonisti sono stati tre: Leffe, Gandino e Cazzano Sant’Andrea. Tre luoghi per tre punti di ritrovo che hanno accolto una fascia d’età ciascuno per una giornata incentrata sullo sport e che si è conclusa per tutti con la preghiera. Il grande filo rosso è stato un grande gioco a tema Giubileo che ha accompagnato bambini e ragazzi lungo tutto il giorno.

 

“L’obiettivo di giornate come queste è la fraternità – spiega don Manuel Valentini, curato degli oratori di Gandino-. Sempre di più siamo chiamati a camminare insieme ed è importante trasmettere ai più piccoli la bellezza dell’essere fratelli. Fraternità è proprio questo: camminare con i propri fratelli accanto”. Un messaggio profondo trasmesso attraverso una modalità leggera che aiuta bambini, ragazzi e adolescenti ad andare oltre le mura del proprio oratorio, pur conservando ciò che di speciale e straordinario hanno ricevuto e continuano a ricevere oltre che a donare.

 

“Vedere animatori, bambini e ragazzi che fanno il Cre insieme – conclude don Manuel- è qualcosa di straordinario. Negli ultimi anni, gli oratori della Val Gandino si stanno abituando a camminare insieme e tutto questo sta portando i suoi frutti. Bambini, ragazzi, adolescenti e giovani attendono queste giornate perché possono incontrare i loro amici dell’oratorio accanto. Spesso sono compagni di scuola che condividono il banco, altre volte si conoscono attraverso queste occasioni e continuano a tessere il loro legame di volta in volta. È una testimonianza che ci ricorda che la fraternità va vissuta per essere assaporata e compresa a pieno. Essere fratelli è ciò che conta”.

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