La serata di lancio apre il Cre alla comunità

La serata di lancio apre le porte del Cre all'oratorio di Cavernago: animazione, giochi e balli per coinvolgere tutta la comunità

Il cammino verso il Cre è ormai agli ultimi passi: ci sono oratori che hanno già aperto i cancelli a suon di “TOCTOC”, altri che stanno vivendo il pre-Cre e altri ancora sono alle prese con gli ultimi preparativi. L’oratorio di Cavernago è tra quelli che suonano la carica, che urlano a gran voce tutta la gioia di un Cre alle porte e coinvolge tutta la comunità con il suo entusiasmo.

 

La serata di lancio all’oratorio di Cavernago

Gli animatori, i coordinatori, il don e i volontari sono pronti ad accogliere i tanti bambini e ragazzi che tra poco saranno protagonisti di uno dei mesi più intensi e impegnativi, ma anche carichi di bellezza dell’anno pastorale. In preparazione al Cre, l’oratorio di Cavernago ha pensato e realizzato due momenti attraverso cui coinvolgere la comunità adulta: la presentazione ai genitori e la serata di lancio. Se la prima aveva uno scopo informativo per aggiornare le famiglie rispetto al programma, le iscrizioni e le questioni più pratiche, mentre la seconda aveva l’obiettivo di coinvolgere tutta la comunità.

 

“Durante la serata di lancio – spiega Alessandro Cossali, coordinatore dell’oratorio di Cavernago- raccontiamo il tema, giochiamo, proponiamo alcune sfide e iniziamo a caricarci insieme con i nuovi balli. È un modo per aprire le porte e far respirare a tutta la comunità la stessa aria di Cre che respireranno i più piccoli da qui a pochi giorni. Inoltre, è anche l’occasione per far conoscere meglio gli adolescenti che vestiranno i panni dell’animatore vedendoli all’opera”.

 

Il coinvolgimento della comunità è un tassello importante per il Cre dell’oratorio di Cavernago “perché è un impegno dalla grande intenzionalità educativa” sottolinea don Enrico Mangili (parroco di Cavernago). Ed è un’intenzione da mettere in risalto per custodire il senso di una proposta che da un lato incontra un’esigenza delle famiglie e dall’altro vede una comunità intera spendersi in un’azione di cura caratterizzata da grande gratuità.

 

Il Cre è un’azione di cura della comunità

“Il Cre si assume il compito di prendersi cura del tempo delle vacanze dei più piccoli –aggiunge don Enrico-. È un servizio prezioso di cui siamo grati e da valorizzare”. Una valorizzazione che passa anche attraverso la consapevolezza e la rilettura di un ordinario, una quotidianità, da guardare alla luce dello straordinario. La stessa prospettiva a cui il Giubileo sprona e che può essere vissuta anche al Cre.

 

All’oratorio di Cavernago, il tema verrà raccontato attraverso la storia presente sul manuale del Cre-Grest ispirata a “Le cronache di Narnia”. La straordinarietà, però, non è un’esclusiva dell’estate 2025, ma la si può trovare in ogni Cre come raccontano Alessandro e don Enrico. “Ciò che fanno gli animatori, ogni loro gesto di cura, fa parte di una quotidianità che è, nel suo piccolo, straordinaria. Sono gli adolescenti che si mettono in gioco a rendere possibile il Cre, ma tutto il cuore che ci metteranno sarà visibile solo alla fine quando, tra qualche lacrima e tanti abbracci, ci guarderemo indietro. Ora, però, è il momento di giocarsi a tutto cuore”.

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