«80 Speranza» in scena all'oratorio di Gandosso
All’oratorio di Gandosso è iniziato il concorso musical che vedrà sedici oratori salire sul palco per mettere in scena la speranza
“Su il sipario, luce in scena e che il silenzio ora regni”: domenica scorsa all’oratorio di Gandosso è iniziato il concorso musical della diocesi di Bergamo che vedrà sedici oratori salire sul palco per mettere in scena la speranza. “80 speranza” è il titolo del primo spettacolo che ha fatto fare un tuffo nel passato a tutti gli spettatori tra canzoni, balli, spot e giochi tipici di quegli anni.
“Questo è un musical sulla fiducia nelle nuove generazioni – spiega don Alfio, parroco di Gandosso-. Si respira tanta energia nei ventisei balletti messi in scena da un corpo di ballo composto da bambini di 5 anni fino a giovani di 30 anni e anche più! Energia e allegria che fanno eco agli anni Ottanta quando la vita sociale aveva tanti luoghi fisici di ritrovo e tante relazioni spontanee. Vedere questi ragazzi interpretare quel clima ha acceso la fiducia che, in queste nuove generazioni, c'è tanta energia vitale che si sprigiona quando i luoghi che abitano diventeranno relazioni di vita tra le persone. La speranza è dischiusa e riconosciuta nel cuore di queste nuove generazioni: domani questi giovani che saranno adulti e saranno già pronti a riempire di relazioni vitali la società che verrà perché in loro si intravvede il seme evangelico della voglia di fraternità e comunione. Questa l'eredità di chi ha vissuto con gratitudine gli anni Ottanta”.
Un’eredità messa in scena grazie alla regia di Rosi Federici che, da trent’anni a questa parte, ogni sabato pomeriggio è in oratorio per pensare, creare e organizzare ogni tipo di scena, ballo o canzone da portare sul palco. “La compagnia teatrale nasce all’inizio degli anni Novanta -spiega Rosi-. In giro per Gandosso c’erano tanti ragazzi che non sapevano cosa fare e l’idea dell’oratorio è stata quella di coinvolgerli attraverso il teatro”.
Da espediente, l’arte teatrale si è presto rivelata un collante tra gli attori come anche tra generazioni. “Grazie alle prove e ai musical portati sul palco -sottolinea Rosi- abbiamo riscoperto la bellezza della condivisione, delle relazioni e del divertimento”. E anche ora che quegli attori sono cresciuti, la compagnia “La via delle stelle” continua a tessere relazioni tra le nuove generazioni. Oggi il gruppo è composto da tanti bambini, ragazzi e adolescenti, tra cui c’è anche qualche outsider: il più giovane ha solo 5 anni, mentre il più cresciuto ha 43 anni.
A Gandosso, tra gli adolescenti in scena, c’è anche chi veste i panni del mentore come Nicole e Sofia che si occupano delle coreografie insegnandole agli attori più piccoli. “Ciò che ci diciamo prima di salire sul palco è che ciò che conta è divertirsi -raccontano-. Nessun timore, solo il desiderio di mettere in scena lo spettacolo, una piccola impresa che crea legami solide e fa riscoprire il valore della condivisione”.
Così è andato in scena “80 speranza”, un musical che ha fatto fare a tutti un tuffo nel passato grazie a una televisione magica e ha fatto riscoprire la semplicità e la fraternità delle relazioni da continuare a costruire anche oggi.