Gli animatori siano esempio di santità con gioia

Nella ricorrenza di San Filippo Neri, gli animatori dell'oratorio di Grumello del Monte hanno ricevuto il mandato per il Cre

Gioia e santità: due “caratteristiche”, due ingredienti importantissimi per costruire lo stile degli animatori dell’oratorio di Grumello del Monte. Il loro mandato, infatti, è avvenuto durante la messa dedicata a San Filippo Neri, un santo che ha colmato di gioia il suo servizio.

 

Il mandato animatori all’oratorio di Grumello del Monte

Ogni anno, all’oratorio di Grumello del Monte, nei giorni in cui ne si ricorda il patrono, viene celebrata la messa che conclude l’anno catechistico e dà il mandato agli animatori del Cre.

Con la consegna della maglia dell’animatore, si dà il via agli ultimi preparativi e si dice il proprio “grazie” per il cammino svolto fin lì. Ed è proprio la cura del cammino che risalta durante la celebrazione: la messa è un modo per sottolineare come il Cre non sia un momento a sé stante, ma parte di un percorso in cui tutto l’oratorio è partecipe.

Ciascun bambino, ragazzo, adolescente e giovane partecipa alla messa dando il proprio contributo con piccoli gesti dalle letture all’offertorio.

“Gli adolescenti si assumono un impegno davanti alla comunità e davanti a Dio. Collocare il mandato nel giorno della festa del patrono e nel giorno della chiusura dell’anno catechistico vuole enfatizzare ulteriormente questo legame -racconta Francesco Ferrari, educatore dell’oratorio di Grumello-. Il Cre per gli adolescenti rappresenta un’occasione straordinaria per vivere la dimensione dell’oratorio e l’oratorio crede moltissimo in questi adolescenti che si rendono protagonisti con responsabilità e cura”.

 

Sulle orme di San Filippo Neri

Ricevere il mandato durante la festa di San Filippo Neri significa ricevere anche qualche “dritta” rispetto allo stile dell’animatore. Gioia e santità sono al primo posto tra i suggerimenti di don Massimo Fratus, parroco di Grumello del Monte, nel guardare al Cre con i propri adolescenti. “Il patrono del nostro oratorio – aggiunge Francesco- è un grande esempio di ciò che significa vivere la gioia e la santità nel quotidiano. La santità emerge anche dalla semplicità dei nostri gesti e gli animatori sono chiamati ad esserne esempio e testimonianza attraverso la gioia. La stessa gioia che sta caratterizzando l’anno del Giubileo, che colorerà il Cre e che abiterà i volti di tutti i partecipanti”.

 

E si tratta di un “tutti” in cui ciascuno fa la sua parte come comunità di Grumello. “Il Cre rappresenta un’occasione grande di relazione -conclude Francesco-. Qui si vive un’esperienza di gruppo in cui si costruisce qualcosa insieme a partire dagli incontri di formazione fino alla lacrimuccia dell’ultimo giorno di Cre.

È una palestra di relazioni per tutta la comunità e, in particolar modo, per gli adolescenti. Gli adolescenti si mettono al servizio e l’oratorio si prende cura di loro, uno ad uno, conoscendoli attraverso uno sguardo attento di cura”.

 

Dopo il mandato agli animatori, l’oratorio di Grumello è pronto per vedere portare a compimento un’opera costruita insieme e da vivere con gioia, tanto entusiasmo e santità.

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