“Perché non continuare a trovarci?”: un gruppo di amici può nascere anche da una semplice domanda e il gruppo giovani della Cet 5 è nato proprio così. È bastato un “non perdiamoci mica di vista” dopo la GMG di Lisbona nell’estate del 2023 per continuare ad alimentare quella scintilla scoccata tra le ore di viaggio in pullman, le riflessioni condivise e gli eventi nel cuore della capitale portoghese.
Come nasce il gruppo giovani della Cet 5
Così da una pizzata, un ritrovo, un incontro e un’occasione per pregare insieme, i giovani della Cet 5 hanno iniziato a muovere i primi passi con semplicità e senza una struttura definita. “È stato un ritrovarsi che si è evoluto con il tempo” spiega don Andrea Perico, curato dell’oratorio di Villongo, nel raccontare le origini di un gruppo che sta coinvolgendo diversi oratori della Cet 5. Non ci si ferma ai singoli oratori, ma con i giovani si va oltre la stretta appartenenza e si va incontro all’altro per confrontarsi e prendersi cura delle relazioni nate lungo le esperienze.
Un altro passo decisivo per i giovani della Cet 5 è stato il Giubileo. Nell’anno in cui la Chiesa ha camminato nel segno della speranza, l’appuntamento di agosto ha rappresentato un tassello decisivo anche per il cammino di questi giovani. Non solo hanno condiviso insieme dei giorni intensi e ricchi di significato, ma si sono preparati al pellegrinaggio con alcune tappe di avvicinamento che si sono rivelate un banco di prova perfetto per il futuro del gruppo.
In questi giorni, i giovani della Cet 5 hanno iniziato il loro cammino con il primo incontro. Cammineranno insieme accompagnati dalla figura di Piergiorgio Frassati e approfondendo temi quali la fede quotidiana, la carità nascosta, l’amicizia cristiana e la vocazione alla santità. “È un gruppo composto da diverse età -prosegue don Andrea- ma la media è più verso i trent’anni. Insieme abbiamo vissuto esperienze forti e questo ci ha allenato e ci aiuta tutt’oggi a scendere in profondità”.
In cammino “verso l’alto”
Guidati da un giovane proclamato santo lo scorso 7 settembre da Papa Leone, il gruppo giovani della Cet 5 è pronto per camminare insieme non solo agli incontri, ma anche nella vita di tutti i giorni. “Dare ai giovani un luogo e un tempo in cui confrontarsi e condividere le proprie riflessioni è un gesto di cura prezioso -conclude don Andrea-. Non è facile trovare spazi in cui scendere in profondità con i propri coetanei. Dal confronto e dalla condivisione che vivono qui, il passo successivo è quello di scuotere la loro quotidianità. Perché il fine del gruppo è crescere nella vita e nella fede dando a ciascun giovane delle provocazioni in dialogo con ciò che vive quotidianamente”. Un cammino, fatto di tappe condivise, ma anche di passi quotidiani in cui si scopre come essere cristiani un giorno dopo l’altro.